Processo interiore suscitato da
un evento-stimolo rilevante per gli interessi dell’individuo. Si accompagna ad esperienze soggettive
(sentimenti), cambiamenti fisiologici e comportamenti espressivi.
Tutto dentro
di me nel profondo del mio essere è emozione.
Sono sempre
stata bravissima a nasconderle, a dissimulare. Ho ingannato talmente bene tutti
che alla fine credevo di essere riuscita ad ingannare anche me stessa.
Già allora,
ero piccola, più o meno quattrenne in ospedale senza paura, senza rendermi
conto, come ovvio a quell’età, non avevo esperienza e tutto era scoperta. C’era
però qualcosa di fortemente emozionale ma aveva una forma diversa. Sentivo la
mancanza di papà, di mamma e del mio fratellino. Erano altri tempi ed i bambini
non entravano in ospedale ed io, durante i 2 mesi di degenza, vidi mio
fratellino solo una volta a Natale. Mamma e papà tutti i giorni, ma non mi
bastavano mai.
Crescendo
continuavo a vivere serenamente, sebbene fossero tempi duri, l’armonia in
famiglia era tale da farmi sempre sentire serena, felice, piena di fiducia nel
futuro. Solo talvolta di notte mi assaliva una paura che non mi ha mai
abbandonato, quella di perdere le persone a cui volevo immensamente bene.
Poi un
giorno arriva un gattino chiuso in una borsetta, un batuffolo di pelo che si
dimostrò un meraviglioso compagno d’infanzia, gioia.
E poi il
nostro andare in campeggio, tante amicizie, esperienze talvolta anche un po’ ardite,
per non dire pericolose ma stranamente sempre vissute consapevole di ciò che
facevo e in grado di gestire le eventuali complicazioni. Strano, mi è quasi
sempre capitato di essere la più grande, la più “matura”, quella su cui si può
contare.
A volte mi
chiedo se questo non sia stato un po’ un guaio, poi mi rispondo: io sono così.
Non erano e non sono le situazioni, le compagnie o l’età che mi spingevano e
spingono a rendermi responsabile, semplicemente fa parte di me.
Nel corso
della vita tanti eventi, sogni, progetti, cambi radicali di rotta, decisioni
prese per urgenza.
Incontri che
restano indelebili e costanti nel tempo. Salti, rimbalzi, cadute rovinose,
sbagli che spesso ancora non mi perdono.
La vita è un
continuo flipper e tu giochi continuamente, instancabilmente, caparbiamente ma
non molli mai, quella pallina, no non deve andare in buca, magari qualche volta
resterà incastrata da qualche parte ma prima o poi ce la fai a farla smuovere e
il gioco riparte.
Emozioni, mi
attraversano e mi fanno bruciare, volare, sgonfiare, gioire e crollare ma ogni
istante mi fanno sentire così meravigliosamente viva.
Descrivere
in poche righe le emozioni di una vita è impossibile, ciò che è possibile è
viverle continuamente senza sottrarvisi. Emozione è poter dare un po’ della
propria felicità ad altri, sapendo che non sempre è possibile. Emozione è anche
rendersi conto di aver ferito qualcuno, pur senza l’intenzione.
Emozione è
vedere e sentire quanto dolore c’è nel mondo, vicino e lontano, sapendo di
poter fare davvero poco, ma non per questo desistere dal farlo.
Emozione è
rendersi conto di quanto è meravigliosa la nostra esistenza, così come quella
di tutto ciò che ci circonda, che non ci appartiene ma a cui noi apparteniamo.
Emozione è
svegliarsi ogni tanto dal letargo dell’abitudine, della routine, del devo fare
questo, fermarsi alzare lo sguardo e provare stupore per ciò che ci circonda.
Emozione è
decidere che non ci stai più dentro, perché sai dove hai cominciato ma non sai
più dove sei e non ti frega più niente di scoprirlo, per poi accorgerti che
avevi solo bisogno di riprendere fiato e che di voglia di scoprire ne hai
talmente tanta che a volte fai fatica a contenerla.
Emozione è
imparare da grande a comunicare le proprie emozioni senza aver paura di
sembrare puerile, infantile o patetica; perché è stupendo saper e poter
comunicare ciò che si porta dentro di sé.
Le emozioni
non sono qualcosa di cui vergognarsi.
Le emozioni
ci fanno vivere intensamente, perché non importa quanto vivi ma quanto provi e
magari riesci a far provare ad altri finché sei.
Io penso di
essere fortunata. Le emozioni che mi porto dentro, tutte, fanno di me la
persona che sono a dispetto di errori e successi.
E quante
emozioni gli altri ci regalano, non basterebbe l’infinito del tempo per enumerarle.
Emozione è
essere qui ora a scrivere per me, per noi e per tutte coloro che vorranno
leggere.
Emozione è
aver passato parte della vita in ombra, commettendo anche spergiuro, ma aver
finalmente poi trovato la forza di rendermi giustizia e, qualunque sia il tempo
di cui dispongo in questa vita, darò sempre più spazio all’emozione.
Cristina Parisi
L. Battisti
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