Sguardi

Sguardo: l'atto del guardare; vista, capacità visiva; estens. gli occhi come strumento della percezione visiva. Modo di guardare che esprime uno stato d'animo.






Nella mia vita ho incrociato tante persone ed innumerevoli sguardi..
A volte, per distrazione, non ho fatto caso ad alcuni di essi, a volte non mi ci sono soffermata poiché non mi trasmettevano qualcosa, altre volte non ci ho fatto caso perché non tutti gli sguardi si riescono ad incrociare nei modi e coi tempi giusti, altre volte ho incrociato uno sguardo e ho capito che quello sguardo “mi avrebbe fregata”, mi avrebbe catturata e l'avrei fatto mio e amato.
Quando ho capito di essere lesbica mi è accaduta una cosa strana: ho iniziato a far caso agli sguardi delle persone..ho notato molte differenze fra uno sguardo femminile e uno sguardo maschile.. cioè è come se dare finalmente un'identità sessuale a me stessa mi avesse aperto una sensibilità maggiore ai piccoli particolari dei due sessi.
Come ti guarda una donna.. insomma 5 scalini sopra ai maschietti.. qui lo dico e qui lo confermo.
Sarà che non sono la classica “femmina spruzza ormoni” che va di moda adesso, ma ho incontrato raramente uomini che mi sapessero fissare per più di un breve discorso. Gli uomini vedono le donne, le donne invece, guardano le altre donne, le osservano. E la donna ti guarda anche se non le parli,a volte per notare chi ha le unghie meglio curate e i tacchi più alti , la borsa più cool, ma fortunatamente molte altre volte perché vuole guardarti e capirti.
Lavorare in mezzo alla gente ti fa crescere da tutti i punti di vista, anche a carpire parole non pronunciate.. il famoso linguaggio non verbale.
E oltre al gesticolare, cosa c'è di meglio dello sguardo? Niente.
Saper interpretare lo sguardo di chi ti sta di fronte non è una cosa semplice. Io lo abbasso raramente, e se lo abbasso è per 5 motivi : o mi viene da piangere, o sto riflettendo a ciò che mi stai dicendo, o non me ne frega proprio una mazza, o per improvviso attacco di timidezza o mi sto innamorando di te.
Perché poi arriva quello sguardo che ti blocca il cuore per 30 secondi la prima volta che lo fissi, e ti frega. E capisci che quello sarà uno sguardo che non riuscirai facilmente a far andare via.. uno di quegli sguardi che ti rimarranno dentro, comunque vada fra di voi. Arriva la persona che diventa “calamita per i tuoi occhi” e che quando la guardi vorresti dirle “tu non sai quanto io in questo momento, guardandoti, stia sognando che io e te diventiamo un noi” ..
E poi ci sono quegli sguardi che fanno male, che mi hanno fatto male: lo sguardo della donna con cui avrei passato la vita quando ha detto “non ti amo più”, lo sguardo di nonna malata che soffriva ma cercava di non fartelo pesare, lo sguardo nel vuoto di mamma colpito dalla depressione, lo sguardo di papà inerme davanti a tutto ciò, lo sguardo bagnato di me stessa,davanti allo specchio e il sorriso perso, il sentirsi la sconfitta dentro, lo sguardo della tua ex psicologa che, mentre sei li a chiedere aiuto, controlla ogni 10 minuti l'orologio perché “fai presto che dopo ne ho un altro”, lo sguardo dell'indifferenza della gente per strada chiamato da me il “non sguardo” ..di chi, ad esempio, si mette le cuffie, si estranea dal mondo e cammina guardando in basso..dio che tristezza quest'ultimi. Io se cammino con la testa bassa è perché so di essere ai giardinetti dove posso pestare una cacca da un momento all'altro, ma altrimenti, cristo santo, godiamocelo questo mondo e tutto ciò che ci circonda e teniamo alto lo sguardo.
Poi ci sono sguardi innocenti, come quello della mia cagnolina quando la coccolo e mi fissa socchiudendo dolcemente gli occhietti come per dire “ti voglio bene mamma”, gli sguardi innamorati, quelli "alla hello spank" con gli occhi a cuoricino, gli sguardi furbetti dei bimbi che stanno per farti un dispetto, gli sguardi e i sorrisi fra una madre e il proprio figlio mentre viene allattato, dove sembra che il mondo sia solo lì, in quell'abbraccio ovattato e in quei teneri versi che vengono emessi, lo sguardo di papà che ti faceva gelare il sangue perchè avevi appena combinato una cazzata, gli sguardi imbarazzati fra condomini che si incontrano per caso in ascensore, quelli dove non sai dove guardare e allora giochi con le chiavi di casa in attesa che arrivi il tuo pianerottolo, gli sguardi curiosi di chi si incrocia per sbaglio per strada e si fissa con una leggera smorfia alla “ma io e te ci conosciamo? ti ho già vista da qualche parte”, gli sguardi buffi di chi cerca di farti capire che hai una verdurina fra i denti, insomma posso continuare per ore sapete?
Anche gli sguardi di chi si saluta sui binari alle stazioni dei treni o in aeroporto sono da nominare.Ne ho osservati moltissimi.. tristi, disperati, felici, malinconici, sorridenti..Ma il più bello è lo sguardo di chi si abbraccia mentre la distanza aumenta,uno sguard-abbraccio in pratica, ma senza toccarsi.
Trovo fantastico quanto noi essere umani con i nostri occhi possiamo davvero trasmettere ciò che abbiamo dentro,la forza dello sguardo dovrebbe essere, secondo me, un fenomeno da studiare o una nuova materia scolastica.
E infine voglio parlarvi dello sguardo dell omofobo: lo sguardo di chi, quando gli confessi che sei lesbica, ti guarda come se avessi un enorme herpes zoster e sgrana gli occhi e già si immedesima nel dolore immenso che procurerai alla tua famiglia, quello sguardo che cerca di farti sentire diversa o difettosa che vorrei tanto contraccambiare con uno sguardo da “ora ti do una testata in fronte e ti faccio rientrare il nasino,cosi saremo davvero diversi”. Lo sguardo “della pacchetta sulla spalla” che sta a significare: “non ti preoccupare, per me non cambierà niente, mi dispiace per te.. insomma per la società.. che fatica ad accettarvi..” ma basta! sono io che non mi rispecchio nella tua di società, ottusa ed ignorante. Lo sguardo schifato di chi pensa che io, che noi, siamo peste che cammina. Di chi dice di accettarci ma poi niente nozze, niente adozioni di figli, niente figli vostri, niente baci in pubblico, niente carezze... scusa l'autobus lo posso prendere anche io o devo farmela tutta senza scarpe e magari con i ceci sotto i piedi?
Insomma, gira che rigira, la nostra quotidianità è fatta di sguardi. E,le persone sensibili, si nutrono degli sguardi altrui. E' come se gli sguardi fossero ingredienti di una mega insalatona, ogni ingrediente ha un suo perché e un suo straordinario sapore. Bisogna saperlo assaporare lentamente.. ingrediente per ingrediente . Non è necessario parlare, ci pensano gli occhi.. Dopotutto, i silenzi,spesso uniscono più di mille parole. Dio stesso, per chi crede, ci guarda ogni giorno e ogni minuto ed in silenzio..e io non gliela voglio dare la soddisfazione di dire, alla fine di tutto: “ma guarda sta qui che pirla è stata che non ha saputo cogliere quanto sia meraviglioso dare un senso a ciò che i suoi occhi hanno avuto la possibilità di guardare”.

Claudia Parenti










Ed è in certi sguardi che si intravede l'infinito, (tutto l'universo ubbidisce all'amore)

Franco Battiato



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